La più nota virtù del cardo mariano è la benefica azione protettiva e disintossicante del fegato. La pianta, oltre a stimolare l’appetito e a migliorare la digestione, può essere di conforto anche in caso di problemi alla cistifellea, coliche, calcoli biliari e calcoli al fegato.
Dato che accresce il tono dei vasi sanguigni e la pressione arteriosa, il cardo mariano viene utilizzato nelle insufficiente cardiovascolari in presenza di infezioni o nel corso di convalescenze postoperatorie.
Svolge inoltre un’azione calmante nelle crisi d’asma, nelle cefalee ricorrenti e nell’orticaria.
Decotto disintossicante per il fegato:
Prepara un decotto mettendo il cardo mariano a bollire per 5 minuti, nella proporzione di 1 cucchiaio per ogni tazza, quindi lascia riposare altri 10 minuti tenendo il recipiente coperto. Filtra e bevi 2 tazze al giorno, distribuite nell’arco della giornata, preferibilmente un’ora prima dei pasti. La cura deve durare 15-20 giorni.
Calcoli al fegato:
10 gr. di cardo mariano
10 gr. di radice di cicoria
5 gr. di RABARBARO RADICE
5 gr. di MENTA PIPERITA
Miscela e lascia bollire per 5 minuti in 1 litro d’acqua. Lascia riposare per altri 5 minuti. Filtra e bevi 1 bicchiere di decotto al mattino a digiuno e 1 la sera, sempre lontano dai pasti.
Curiosità:
Il cardo mariano cresce spontaneo, e si diffonde con facilità nei campi incolti, nei cumuli di terra, persino sulle macerie. Il frutto costituisce una prelibatezza per gli uccelli, in particolare per i cardellini, che devono il loro nome proprio a questa pianta. Ma anche gli uomini nel passato hanno spesso apprezzato il suo sapore amarognolo, se è vero, per esempio, che nell’Inghilterra della fine del Settecento fu pubblicato un libro sulle piante nel quale si magnificava la prelibatezza del cardo, ritenuto di gran lunga più appetitoso del cavolo e di altre verdure. Dal termine cardo deriva anche, curiosamente, il verbo “cardare”: in effetti già i lanaioli dell’antica Roma si erano accorti che i suoi spinosi capolini erano adattissimi per pettinare la lana, e per questo motivo in estate mandavano i loro schiavi a raccogliere cardi in campagna.
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