Proprietà
Se da un lato il dragoncello, del quale si usano le foglie e le sommità fiorite, stimola la digestione, aiutando l’intestino a liberarsi dai parassiti e dal meteorismo, dall’altro ha effetti calmanti e contribuisce a placare spasmi e contrazioni, segnatamente il singhiozzo.
Nota è poi la sua efficacia contro i dolori reumatici.
Utilizzo
Infuso digestivo, meteorismo
Lascia in infusione 20-30 gr. di foglie in infusioni in 1 litro d’acqua bollente per 10 minuti. Filtra e bevi 1 tazza dopo ogni pasto. Per rendere più gustoso l’infuso aggiungi 10 gr. di SEMI DI FINOCCHIETTO SELVATICO.
In cucina è un ingrediente immancabile nella salsa bernese e si presta bene per aromatizzare piatti di pesce, carne e formaggi ma soprattutto nella preparazione di burro ed olio aromatizzati.
Curiosità sul dragoncello
I Greci erano soliti masticare il dragoncello per lenire il mal di denti, e lo impiegavano come erba digestiva e stimolante dell’appetito. Convinti che potesse immunizzare dalla peste, gli arabi tennero in grande considerazione questa pianta e furono proprio loro a diffonderla in Europa nel XIII secolo. In Spagna il dragoncello si guadagnò una discreta fama come antidoto contro il morso dei serpenti velenosi (in effetti pare che il nome della pianta sia strettamente legato a questa presunta proprietà: significa infatti piccolo dragone o piccolo serpente).
Secondo altri autori il nome si ispirerebbe invece alle notevoli e sinuose radici della pianta, simili nell’aspetto a dei serpenti. Ma, del resto, le due teorie non sono in contrasto, perché fu proprio osservando le radici così particolari che la medicina medievale (che cercava sempre nelle erbe una caratteristica evidente che ne suggerisse le proprietà curative) attribuì al dragoncello la magica virtù di fungere come antidoto.
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