La radice di eleuterococco, chiamato anche ginseng siberiano, è usata in fitoterapia per le sue notevoli proprietà toniche e adattogene, in grado di migliorare la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni e “adattarlo” ai cambiamenti climatici e stagionali. La presenza di una miscela di eleuterosidi, steroli, glucosidi, cumarine, acidi fenolici liberi e saponine lo rende un elisir di lunga vita, in grado di stimolare il metabolismo ed equilibrare l’energia. L’utilizzo della pianta è perciò indicato negli stati di stress e sovraffaticamento, nella astenia, nelle convalescenze, nell’esaurimento psico-fisico, nella stanchezza, nella ipotensione, e quando è richiesta una maggiore capacità di rendimento nella attività sportiva o di concentrazione e di attenzione nello studio e durante la preparazione di esami.
Inoltre la pianta è ricca di polisaccaridi che le conferiscono proprietà immunomodulante, in quanto, aumenta il numero dei linfociti T e rinforza l’attività dei globuli bianchi. Il suo utilizzo è indicato nella prevenzione delle malattie infettive e nelle forme influenzali, perché contrasta l’insorgenza delle malattie e aumenta la resistenza al freddo.
L’eleuterococco è anche conosciuto come “Ginseng delle donne”, perché il tipo di principi attivi, in esso contenuti dalle proprietà toniche, sono più adatti all’organismo femminile. Sotto stress, infatti, le donne sono più soggette agli stati d’ansia e alla depressione, per questa ragione, un tonico più forte, come il ginseng o il guaranà, potrebbe aumentare la tensione nervosa, invece la pianta migliora la prestazione fisica e mentale senza indurre nervosismo o agitazione e senza turbare il sonno.
A dosi eccessive, potrebbe determinare cefalea, tensione e insonnia. É sconsigliata in presenza di extrasistoli e tachicardia, asma ed enfisema. Non assumere in gravidanza, in allattamento. In donne che usano i contraccettivi orali, potrebbe avere effetti estrogenici.
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