Il sapore dell’erba cipollina è simile a quello della cipolla ma meno intenso e più digeribile.
Proprietà
Diversi studi hanno dimostrato l’effetto antinfiammatorio, antimicrobico e antifungino dell’erba cipollina. Per questo motivo, quella di aggiungerla in abbondanza ai pasti può essere una strategia ottimale per chi soffre di infiammazioni digestive o intestinali e per processi infiammatori di altro tipo.
Risulta essere, inoltre, un ottimo aiuto per liberare i bronchi, soprattutto nel caso dei fumatori. Esercita, infine, un’azione di tipo antiossidante che si traduce anche in un potenziale effetto anticancerogeno.
Grazie alle proprietà cardiotoniche, è considerata un buon alleato del cuore.
Utilizzo
Grazie al suo aroma delicato ed invitante è ottima per insaporire e condire formaggi, frittate, sughi e minestre.
Consigliamo di aggiungere l’erba cipollina a fine cottura, così da gustarne al meglio il suo inconfondibile sapore, in frittate, insalatone e patate lesse.
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Curiosità sull’erba cipollina
Il suo utilizzo risale all’età della pietra, come dimostrato da alcuni rinvenimenti archeologici. Nel periodo preistorico era conosciuta negli attuali territori dell’Europa settentrionale e della Russia, oltre che nelle steppe asiatiche. Si iniziò a coltivarla probabilmente attorno al Medioevo. In Germania era considerata una pianta magica, capace di tenere lontano il malocchio dei trolls cattivi della Foresta Nera. I Romani, invece, la consideravano uno stimolante dell’appetito. Durante il Medioevo iniziò ad essere coltivata e utilizzata per ingentilire e smorzare il sapore forte della cacciagione.
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