Proprietà
La principale virtù dei fiori di calendula, consiste nell’essere un validissimo antinfiammatorio e cicatrizzante, per uso sia interno che esterno.
Quanto all’uso esterno, i fiori di calendula sono di gran lungo preferibili a molti preparati farmaceutici, perché sono privi di controindicazioni e producono esiti spesso straordinari.
Se benefica è la sua azione regolatrice del ciclo mestruale, valido è anche il suo contributo nel mitigare i disturbi delle coliti e dell’ulcera gastrica. Proverbiale è poi l’efficacia dei fiori di calendula nel rimarginare ferite e piaghe, nel ridurre ustioni ed eritemi solari, nel lenire arrossamenti della pelle dei neonati e in ogni caso in cui la pelle richieda la sua azione calmante e decongestionante, come punture d’insetti, acne, pustole, geloni, e irritazioni della pelle.
Utilizzo
Infuso per regolarizzare il ciclo mestruale
Metti 1 cucchiaio di fiori in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente. Bevi 1 tazza al mattino a digiuno e 1 la sera prima di dormire nei 20 giorni che precedono il ciclo.
Infuso per ulcera gastrica
15 gr. di calendula
10 gr. di ROSMARINO MACINATO
10 gr. di CAMOMILLA ROMANA
10 gr. di VERBENA
10 gr. di MENTA ROMANA BIO
5 gr. di LIQUIRIZIA FRANTUMATA BIO
Miscela e lascia in infusione per 5 minuti in acqua bollente, nella proporzione di 1 cucchiaio per ogni tazza, filtra e bevi 1 tazza prima dei pasti principali.
Uso esterno
Irritazioni della pelle
Lascia riposare 50 gr. di calendula per 20 minuti in 1 litro di acqua bollente. Filtra e applica sulla pelle con un tampone di garza, lasciando assorbire l’infuso, senza asciugare. Ripeti più volte al giorno. Oppure, senza filtrare l’infuso, fai un impacco avviluppando i fiori in un tampone di garza. Ricorda che per essere efficace va tenuto per almeno 20 minuti. Se hai una pelle molto secca, disidratata ed irritata, metti 350 gr. di calendula in 1 litro di olio extra vergine di oliva e lascia macerare al sole in un vaso di vetro chiuso, per 1 mese, agitando spesso.
Curiosità sulla calendula
Grazie al suo fiore la calendula ha riscosso da sempre molto successo come pianta ornamentale. Ma nei secoli passati fu coltivata anche per la sua funzione di “barometro” naturale: già nel Medioevo, infatti, era stato notato che il fiore si apriva all’alba solo quando l’aria era perfettamente asciutta (e quindi probabilmente non avrebbe piovuto). Secondo invece un’antica usanza germanica, le ragazze erano solite piantare la calendula nelle orme lasciate dall’amato: siccome la pianta ha una fioritura assai prolungata, si riteneva che così facendo l’effetto tra i due innamorati non si sarebbe mai spento.
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