Il nome suggerisce già che la casa di questa specie Habanero è l’isola caraibica di Trinidad. Nel clima caldo e umido dei Caraibi, emerge una varietà di peperoncino che non è seconda a nessuno.
L’habanero – Trinidad Scorpion deve la sua seconda parte del nome ad una particolarità del frutto, ovvero una piccola puntura nella parte inferiore e altrettanto pericoloso è l’aspetto con il suo colore rosso vivo o arancione, così come estrema è la sua piccantezza.
L’habanero – Trinidad Scorpion è adatto solo per i veri amanti ed appassionati del piccante. Chiunque osi mangiare questo peperoncino e sopravviva al calcio tagliente sarà premiato con un aroma molto fruttato. È bene sapere che anche le più piccola aggiunta di trinidad scorpion trasformerà i vostri piatti in pietanze infuocate. Se invece preferisci un peperoncino meno infuocato, ma particolare allo stesso tempo, prova il peperoncino Jalapeño verde.
Per quanto riguarda le proprietà:
Il peperoncino, svolge un’azione eupeptica e antisettica che lo rende indicato non solo nell’uso culinario per il suo piacevole gusto, ma soprattutto come sostanza curativa.
È in grado di aumentare la salivazione e stimolare le ghiandole surrenali ed è inoltre un ottimo espettorante e antireumatico.
Efficace è anche il suo utilizzo contro il mal di mare, incontinenza urinaria ed emorroidi. Infine, grazie all’alto contenuto di vitamina C risulta eccellente per prevenire e curare la carenza di acido ascorbico.
Per quanto riguarda il campo cosmetico:
Il peperoncino viene utilizzato per le sue eccellenti proprietà stimolanti; si trova quindi sia nelle creme anticellulite, sia nelle lozioni per la caduta dei capelli. La sua azione revulsiva aumenta lo scambio di sostanze nutritive, trasportate dal sangue, nelle zone asfittiche della cute.
Curiosità:
Una pianta vittima di antichi pregiudizi. Pur essendo fin da tempi antichissimi uno de condimenti più diffusi in tutta l’Asia, il peperoncino rimase quasi del tutto sconosciuto in Europa fino alla scoperta dell’America. Non ritroviamo dunque questo ingrediente presso le mense dei Greci e dei Latini, che ne facevano un uso piuttosto sporadico anche dal punto di vista curativo. Ma una volta “scoperta”, questa piantina ebbe un immediato successo, e la sua coltivazione si diffuse rapidamente in tutta Europa, dove fu apprezzata anche come pianta decorativa. Tuttavia le sue virtù salutari furono a lungo ignorate, soprattutto per un antico pregiudizio secondo il quale tutte le piante particolarmente piccanti sarebbero in qualche modo dannose per la salute dell’uomo, perché provocherebbero ulcere gastriche.
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