Il pepe della Patagonia rientra tra i pepi più rari e pregiati al mondo. Questo prezioso pepe cresce su un albero sacro per gli indiani Mapuche, il Drimys winteri.
I meravigliosi fiori bianchi di quest’albero maturano in bacche bluastre che vengono raccolte tra marzo e maggio. Queste bacche bluastre, ovvero il pepe della Patagonia, al palato sono un’esplosione di sapori.
È sorprendente come un semplice chicco di pepe possa regalare contemporaneamente note dolci e fruttate, quasi a richiamare il dolce aroma della cannella e subito dopo stravolgere il palato con un insidioso aroma speziato e molto piccante fino ad avere un leggero intorpidimento della lingua.
Ricorda sicuramente il pepe della Tasmania, di fatti, le piante della Tasmania e della Papua Nuova Guinea, un tempo appartenente al gruppo Drimys, ora appartengono al genere Tasmania.
Utilizzo
Adatto a chi ama scoprire gusti particolari e sorprendenti. Proprio come il pepe della Tasmania, il pepe della Patagonia sprigiona il suo massimo tritato grossolanamente con un mortaio poco prima dell’uso.
Si presta benissimo per le marinature e per aromatizzare ripieni. Basterà aggiungere pochi chicchi nell’impasto di polpette o polpettoni per trasformare semplici ricette in piatti particolari e ricchi di sapori contrastanti. Consigliamo, infine, di adoperarlo tritato grossolanamente anche nella preparazione dei gamberetti in agrodolce.
Curiosità sul pepe della Patagonia
La parte della Patagonia occidentale che comprende il Cile ha un clima umido e freddo e una foresta pluviale temperata e sempreverde. In mezzo a questa lussureggiante foresta, tra l’Oceano Pacifico e le Ande, si trova la corteccia invernale di Magellano, che appartiene al gruppo botanico Drimys. Drimys winteri è un albero sacro degli indiani Mapuche, popolo indigeno in America che per secoli è riuscito a sfuggire alla colonizzazione da parte degli spagnoli e preservare la loro indipendenza. La corteccia, le foglie ei frutti della pianta venivano usati dalla gente per numerose applicazioni nella medicina curativa e in molte cerimonie. I marinai, invece, usavano le parti della pianta, ricche di vitamina C, per prevenire lo scorbuto.
Per restare aggiornato sulle ultime novità segui la nostra pagina Facebook.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.