La rosa canina macinata è preziosa per il suo alto contenuto di vitamina C (15 volte maggiore rispetto al limone), ma anche per la presenza di vitamine K, P, B1, B12, A, di carotenoidi e di molti acidi organici.
La rosa canina macinata Bio è un ottimo alleato dei più piccoli. Possiede, infatti, ottime proprietà astringenti e digestive risultando efficaci contro le diarree croniche di bambini e lattanti.
Una delle proprietà più note della rosa canina macinata Bio, è senz’altro, la sua capacità di aumentare le difese immunitarie. Agisce, inoltre, efficacemente contro raffreddori, bronchiti, tonsilliti, otiti recidivanti, tracheiti e rinofaringiti.
Per la sua sicura azione antinfiammatoria e antiallergica, è particolarmente consigliata nei bambini che, sottoposti a terapia antibiotica, hanno frequenti ricadute.
La rosa canina, per le sue proprietà aromatiche, tonificanti, lenitive e astringenti è usata in numerosi prodotti di bellezza per il viso.
Utilizzo
Diuretico, tonico, contro l’affaticamento:
Fai bollire 50 gr. di rosa canina in 1 litro d’acqua per 10 minuti, quindi lascia riposare per altri 10 minuti. Filtra e bevi 2-3 tazze al giorno, lontano dai pasti.
Difese immunitarie e vitaminizzante per bambini:
Metti a bollire 50 gr. di tosa canina in 1 litro d’acqua per 5 minuti; quindi filtra e bevi 2 tazze al giorno lontano dai pasti.
Maschera idratante:
Se hai la pelle del viso stanca e disidratata, puoi preparare facilmente una maschera seguendo questo procedimento: metti in una ciotolina 2-3 cucchiai di rosa canina macinata ed aggiungi acqua tiepida fino ad ottenere una crema omogenea. Spalma uno strato sottile sul viso e lascia agire per 20 minuti. Se preferisci, puoi aggiungere dello yogurt al composto.
Puoi utilizzare la rosa canina anche per preparare dei buonissimi frullati super vitaminici.
Curiosità sulla rosa canina:
Si tratta di una pianta antichissima e già precocemente apprezzata: da reperti archeologici rinvenuti nelle palafitte svizzere è stato appurato che la pianta era nota già dall’età della pietra. La prima attestazione scritta della rosa can ina, e del suo uso medicinale, risale invece all’Edda, una celebre raccolta di liriche scritte in antico islandese, probabilmente antecedente al IX secolo. Il nome della pianta deriva da quello che si riteneva il suo uso fondamentale: anticamente si pensava infatti che costituisse un ottimo rimedio contro la rabbia dei cani. Ma la pianta più in generale era considerata una sorta di antidoto contro tutte le malattie: così in Germania, mangiando una bacca durante la notte di Capodanno, si credeva di rimanere immunizzati contro qualsiasi infezione.
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