Il rosmarino macinato emana un aroma che fa gola a chiunque. Per quanto riguarda, invece, le virtù terapeutiche, il rosmarino è consigliato in caso di eccesso di trigliceridi nel sangue, problemi di fegato, colecisti e meteorismo.
Una proprietà molto importante del rosmarino macinato, è la capacità di regolarizzare il ciclo mestruale, alleviare i problemi della menopausa e svolgere un’azione tonica generale. Risulta, quindi, un valido aiuto in caso di affaticamento, ipotensione, depressione nervosa e nelle convalescenze ed emicranie.
Grazie alla capacità balsamica, antibatterica ed antisettica risulta essere di grande aiuto in caso di raffreddore e tosse.
In campo cosmetico, si rivela di grande aiuto per risolvere problemi di pelle grassa e impura, come tonico stimolante, purificante e rivitalizzante. In particolare si consiglia di usarlo contro la forfora e come tonico per il viso e il collo, per impacchi in caso di acne, dermatite o eczema, ma anche semplicemente per fare degli sciacqui rinforzanti per i capelli.
Menopausa, mestruazioni irregolari, affaticamento:
Metti 50 gr. di rosmarino e 10 gr. di melissa in infusione in 1 litro d’acqua bollente per 20 minuti, quindi filtra e bevi 2-3 tazze al giorno.
Acne, dermatite, eczema:
Lascia 50 gr. di rosmarino in infusione per 20 minuti in 1 litro di acqua bollente, filtra e usa per impacchi locali. Puoi usare questo infuso, da conservare in frigorifero, anche nell’ultimo risciacquo dei capelli in caso di forfora.
Curiosità:
Il suo nome è molto poetico: rosmarino, ovvero ros marinus, “rugiada del mare”. Questa pianta solare dalla caratteristica fragranza tutta mediterranea è strettamente legata al mare: cresce infatti ricca e rigogliosa proprio in prossimità del mare. Il profumo del rosmarino, così inconfondibile, ha fatto sì che questa pianta fosse usata spesso nel passato per essere bruciata. Si pensava che tali fumigazioni purificassero gli ambienti (per questo se ne faceva uso in caso di pestilenze e infezioni) e, presso Greci e Romani, sostituiva spesso l’incenso nei riti religiosi. Proprio per le sue proprietà antisettiche, quando non esistevano ancora i frigoriferi, si usava il rosmarino come conservante per la carne, che veniva cosparsa di foglioline tritate. Poiché l’aroma conferito alla pietanza era tutt’altro che spiacevole, l’usanza si mantenne nel tempo con grande successo.
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