Il timo Bio, così come l’origano e il rosmarino, non perde il suo inconfondibile aroma dopo l’essiccazione, anzi, risulta essere più intenso. È un ingrediente fondamentale nella preparazione di miscele come le erbe provenzali francesi e lo zaatar giordano, ma anche in numerose ricette di carne, pesce, verdure e liquori.
Per quanto riguarda le proprietà, il timo Bio, è indicato nei problemi delle prime vie aeree e nei casi di tosse, bronchite acuta e cronica: esercita infatti azione antisettica, balsamica ed espettorante. Risulta inoltre indicato in caso di diarrea e di meteorismo e, grazie al contenuto di timolo, contro parassiti e vermi intestinali.
Nell’uso esterno, viene usato per le sue proprietà deodoranti e per le sue proprietà antibatteriche sulle ferite e nelle malattie della cute in genere. Ha inoltre azione calmante e rinfrescante nei confronti del prurito di varia origine ed è efficace per lenire i dolori reumatici.
Nell’uso cosmetico, il timo è indicato per le pelli grasse, impure e asfittiche, avendo proprietà balsamiche e stimolanti.
Tosse, bronchite:
Metti 10 gr. di timo in infusione in 1 tazza di acqua bollente per 15 minuti, quindi filtra. La dose consigliata per le tossi dei bambini e di 1 cucchiaio ogni ora; per gli adulti è invece 3 tazze al giorno, tra i pasti. L’infuso è valido anche contro i problemi dell’apparato digerente, nel qual caso deve essere bevuto dopo i pasti.
Curiosità:
Nel medioevo il timo assunse un fortissimo valore simbolico, e fu praticamente indentificato con il coraggio e la forza d’animo. Proprio per questo motivo le donne di nobile famiglia se ne ornavano quando i giovani cavalieri erano in procinto di partire per la battaglia, magari per andare a combattere gli infedeli in Terra Santa. In alcune aree dell’Italia, e specificatamente in Sardegna, il timo è anche chiamato “Erba di Maria”. All’origine di questo nome c’è una famosa leggenda della prima era cristiana: in essa si narra che, durante la fuga in Egitto, il timo servì da soffice e profumato giaciglio alla Vergine. Da allora, il timo, fu considerato un’erba di buon augurio.
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